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MAY
12
2025
DAS & Small Cells
Più infrastrutture, più dati
Se è vero che l’Intelligenza Artificiale sarà distribuita su larga scala in ogni aspetto della nostra vita, se gli utenti della rete la adotteranno e genereranno quotidianamente richieste, spesso mentre sono in movimento, e in molti casi accedendovi insieme a tanti altri nelle aree più affollate delle nostre città, possiamo essere certi che le reti 4G e 5Gsaranno in grado di garantire tali volumi di traffico con totale ubiquità?
Da anni si sente dire che la tecnologia 5G rappresenta un progresso significativo nella connettività mobile rispetto alle generazioni precedenti, offrendo velocità incredibili e latenza ridotta. In Cellnex, in quanto fornitori di infrastrutture per gli operatori, possiamo confermare che le reti sono progettate e implementate per offrire la massima capacità ai clienti. Tuttavia, gli ambienti ad alta densità di popolazione rappresentano una sfida ingegneristica unica. Le elevate concentrazioni di utenti e dispositivi possono sovraccaricare le reti, compromettendo la qualità del servizio. In molti casi, questa alta concentrazione è prevedibile, e gli operatori potenziano le loro reti di conseguenza. Ma le nostre città sono pronte per questa rivoluzione? Sarà facile per chi, come noi, lavora per fornire infrastrutture passive agli operatori, accedere in modo tempestivo a pali dell’illuminazione, attrazioni turistiche, pergolati, pensiline degli autobus, impianti pubblicitari e persino facciate di edifici? Le autorità sono consapevoli che, senza le Small Cells, non sarà possibile garantire ai cittadini e ai visitatori una copertura e prestazioni ottimali della rete?
Non siamo più disposti ad aspettare pazientemente quando il nostro telefono o tablet non visualizza immediatamente le informazioni sullo schermo. Perché la “magia” accada, il segnale deve riuscire a raggiungerci, senza dimenticare che probabilmente non siamo gli unici a consumare traffico mobile. Tutto questo è capillarità: affinché il collegamento radio con l’antenna offra un equilibrio sufficientemente stabile da garantirci l’altissima velocità e la bassissima latenza che ci aspettiamo. E credetemi, in certi momenti, le stazioni “macro” situate sui tetti degli edifici non saranno la soluzione… Avremo bisogno di antenne più vicine.
Le Small Cells sono stazioni base a bassa potenza, progettate per essere installate in modo discreto in aree a portata limitata. Le Small Cells possono essere installate, con soluzioni estetiche di qualità, su tutti gli elementi dell’arredo urbano o su proprietà private, come un’insegna commerciale. Devono essere alimentate e collegate in fibra ottica alle rispettive reti, preferibilmente con distanze ridotte. E qui nasce un altro problema progettuale. Sarebbe ideale poterle installare proprio su quel palo della luce, in quella piazza specifica. Garantirebbe una copertura perfetta nell’area in cui le persone si riuniscono ogni giorno… finché non si scopre che per farlo bisognerebbe far passare decine di metri di cavi in fibra ottica e fili elettrici su una facciata storica in pietra, per esempio. Anche se il comune lo permettesse, il costo supererebbe di gran lunga il beneficio ottenuto. Utilizzo questo esempio per sottolineare che avremo bisogno di installare un numero molto elevato di queste antenne. Occorrerà modificare i regolamenti di conseguenza. Come si possono richiedere i beni pubblici; quali condizioni di priorità si applicheranno a richieste simili; chi potrà fare richiesta; quali obblighi estetici saranno imposti; quali tariffe saranno previste? L’ecosistema delle infrastrutture di telecomunicazione del 2025 non è lo stesso del 1998. Un processo eccessivamente burocratico impedirà alle reti di avanzare alla velocità che le stesse amministrazioni potrebbero richiedere.
I paesi europei affrontano queste sfide sulla qualità della rete più tardi rispetto a quelli asiatici o nordamericani. E sappiamo anche che, in generale, abbiamo una tradizione più forte di tutela del patrimonio storico e non dobbiamo abbandonare il nostro impegno verso la corretta manutenzione del patrimonio urbano. Tuttavia, la nostra visione è realistica. Le persone continueranno ad aumentare il proprio consumo di traffico mobile. E sarà esponenziale quando l’Intelligenza Artificiale sarà diffusa. Anche il lavoro da remoto e la dipendenza dalle telecomunicazioni non diminuiranno — anzi, aumenteranno. Dobbiamo trovare un quadro normativo ragionevole che consenta ai nostri ingegneri di progettare soluzioni utili per i nostri clienti — gli operatori mobili — restando economicamente sostenibili e conformi alle normative. Questo nuovo bisogno non sarà risolto adeguatamente se non ci verrà consentito accedere ai beni pubblici in modo ordinato e rispettoso. Ed è con questa visione che chiediamo rispettosamente la collaborazione di tutti i comuni, affinché le reti mobili dei nostri clienti continuino a mantenere i più alti standard di qualità in tutta Europa.
Alfonso Álvarez
CEO Cellnex Spain