Sostenibilità

I campi elettromagnetici (CEM) sono una combinazione di campi di forza elettrici e magnetici invisibili. Si verificano sia naturalmente (per esempio, il campo magnetico statico terrestre a cui siamo costantemente esposti o i campi elettrici causati dalle cariche elettriche nelle nuvole) sia a causa dell’attività umana (generati da linee elettriche, onde radio e televisive e, più recentemente, telefoni cellulari).

Le radiazioni elettromagnetiche si dividono in due categorie: le radiazioni non ionizzanti (NIR, radiazione a bassa frequenza e bassa energia che non ha la capacità di ionizzare gli atomi o le molecole, cioè di rimuovere un elettrone) e le radiazioni ionizzanti (a media e alta frequenza, più potenti).

Sì. Esistono linee guida internazionali complete che regolano l’esposizione alle onde radio, comprese le frequenze proposte per il 5G. I limiti sono stati stabiliti da organizzazioni scientifiche indipendenti, come la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) e includono sostanziali margini di sicurezza per proteggere tutte le persone contro tutti i pericoli accertati. Queste linee guida sono state ampiamente adottate negli standard di tutto il mondo e sono approvate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) fornisce consigli scientifici e linee guida degli effetti sulla salute e sull’ambiente delle radiazioni non ionizzanti (NIR) , su come proteggere le persone e l’ambiente dall’esposizione dannosa alle NIR. Le linee guida dell’ICNIRP del 1998 (riviste nel marzo 2020), sono diventate la base per stabilire i limiti di salute per le stazioni base mobili e i telefoni cellulari in molti paesi. A livello UE, la raccomandazione del Consiglio 1999/519/CE è basata sulle linee guida ICNIRP 1998.

Gli standard di conformità descrivono i metodi usati per determinare che le esposizioni dalle antenne delle reti wireless sono inferiori ai limiti di esposizione raccomandati. Le agenzie pubbliche misurano periodicamente le emissioni in siti operativi selezionati. I risultati di questi controlli sono resi disponibili attraverso rapporti e/o accesso online.

Oltre 50 anni di ricerca scientifica sono già stati condotti sui possibili effetti sulla salute dei segnali radio utilizzati per i telefoni cellulari, le stazioni base e altri servizi wireless, comprese le frequenze previste per le esposizioni 5G. Sulla base di questi studi, non ci sono prove scientifiche che suggeriscano che ci siano rischi per la salute associati al 5G, né alle precedenti tecnologie mobili (4G, 3G…).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che “un gran numero di studi sono stati eseguiti negli ultimi due decenni per valutare se i telefoni cellulari rappresentano un potenziale rischio per la salute. Ad oggi, nessun effetto negativo sulla salute è stato stabilito come causato dall’uso dei telefoni cellulari”.